lunedì 31 dicembre 2007

ANNO NUOVO, VITA NUOVA.


Ci avviciniamo inesorabilmente alla fine dell'anno e riguardando ai fatti accaduti, sto pensando se è il caso di lasciarsi andare a bilanci, a riflessioni, a propositi.
Forse è meglio di no, quello che è stato, è stato.
Come ci siamo comportati, riguarda solo noi, e solo noi possiamo dire se abbiamo fatto bene o no in quella circostanza o con quella persona.
E' meglio guardare all'anno nuovo, che sta per iniziare, con slancio rinnovato, sperando che la salute ci sorregga nei nostri sforzi.
Certo che le difficoltà non mancheranno di sicuro, come: il lavoro con la sua fatica e pesantezza, i figli che crescono e che vanno incontro alla vita, i soldi per pagare le spese di casa, e le spese in generale che non bastano mai, ecc.
Però se, appunto, come dicevo la salute psico-fisica sarà buona nel nuovo anno, le difficoltà e le salite si potranno superare.
Quindi BUON ANNO NUOVO A TUTTI!!!

lunedì 24 dicembre 2007

S.NATALE 2007

Domani è Natale, il giorno festivo per eccellenza, che tutti aspettano, specialmente i bambini, per ricevere e scambiarsi doni e regali di ogni tipo.
Per il cristiano la festività del S.Natale, dovrebbe avere un significato più profondo, di raccoglimento e di solidarietà verso chi ha bisogno come i più poveri o verso chi è solo come gli anziani o i malati.
In questi giorni di frenetica corsa a spendere per comprare di tutto, questi principi morali molte persone li dimenticano.
Infatti a Natale chi ha i soldi compera di tutto, anche troppo, mentre chi ha poco o niente rimane a guardare.
Infine i commercianti si arricchiscono e godono, mentre le persone si abbuffano nei vari pranzi e cenoni, dove mangiano tutto quello che hanno comprato; il giorno che è nato Gesù Cristo diventiamo tutti più ciccioni.
Dovremmo ricordarci invece di chi soffre nel mondo, per via della guerra, della fame e delle malattie.

sabato 22 dicembre 2007

IO E TE, UN BEL GIORNO


Un giorno,quando saremo ancora insieme e penseremo ai nostri anni vissuti l'uno accanto all'altra, faremo forse un resoconto di questa epoca, dove i fatti si sono succeduti in modo incessante, l'uno dietro l'altro: il nostro fidanzamento, il nostro matrimonio, la nascita dei figli, ecc.
Però noi viviamo nel nostro mondo, fatto di cose semplici ed interessanti, che ci riempiono la vita; e sembra che la società da qui sia lontanissima, con i suoi problemi, il suo stress e il suo delirio.
Infatti noi non faremo come l'altra gente, che prima vogliono tutto e poi alla fine si accorgono di non avere niente e di non essere felici e realizzati; questi sono e resteranno per sempre i migliori anni della nostra vita.
Anche se ci saranno ancora giorni bui, mi stringerai forte ed anche le tenebre passeranno, perché nessuna notte è infinita.
Forse un giorno scopriremo che non ci siamo mai perduti nelle difficoltà ed anche se c'era la tristezza, è come se non fosse mai esistita.

lunedì 17 dicembre 2007

L'ETA' DELL'INFANZIA


Quando ero piccolo bastava pochissimo per riempire di curiosità le ore di una giornata, bastava un aquilone, un pallone cioè poco per sorridere e a volte si diceva una bugia per sembrare più grandi.
Ma intanto il bambino cresceva e crescendo si allontanava da quella stagione magica che era l'infanzia.
I ricordi dell'infanzia, le corse, i giochi incoscienti bastavano per sorridere, ma sono cresciuto, ho affrontato la vita sono diventato grande, ho amato sono diventato grande e ho messo su una famiglia.
Il rimpianto mi è rimasto di quella età, la spensieratezza, ma questo del resto è il naturale decorso degli anni, il tempo passa per tutti.

sabato 15 dicembre 2007

L'ARRIVO DELL'INVERNO


Il vento freddo sta correndo sui prati,l'inverno arriva, ma io e te amore mio, con le mani nelle mani, camminiamo sulla strada, e l'estate è ancora dentro nel nostro cuore.
Nonostante la nebbia grigia dell'inverno e la pioggia che ricopre le strade; io e te stiamo insieme, mentre il sole, l'estate diventano ricordi che possono però scaldare il cuore e spingere i pensieri al mare, la via d'acqua che scivola nell'azzurro verso paesi colorati adagiati al sole.
Nell'inverno freddo e grigio,sogniamo il calore del sole,e pensiamo a posti bellissimi dove è estate.
Però insieme, io e te uniti non soffriamo il freddo e affrontiamo anche le prove più dure e andiamo avanti per la nostra strada.

martedì 11 dicembre 2007

CANZONE SULL' ECOLOGIA

"L'acqua si riempie di schiuma, il cielo di fumi,la chimica distrugge la vita nei fiumi, gli uccelli volano a stento malati di morte, perché il freddo interesse per la vita ha chiuso le porte.
Il falso progresso ha voluto provare una bomba ed un'isola intera ha trovato nel mare una tomba.
La pioggia invece di togliere la sete alla terra che è viva, le porta la morte perché è radioattiva.
Presto per cercare nuovi segreti, l'uomo coprirà di fango persino i pianeti, vorrà inquinare le stelle, la guerra tra i soli ed i crimini contro la vita gli chiamano errori.
Eppure il vento soffia ancora, spruzza l'acqua alle navi sulla prora, sfiora le campagne ed accarezza sui fianchi le montagne."
Questi brani in rima sono tratti da una nota canzone di P.Bertoli, un grande cantautore, a mio parere, scomparso qualche anno fa. Era un anticonformista, che diceva e faceva notare le cose, e forse per questo era anche un personaggio scomodo.
Con questa canzone ha anticipato temi di attualità ecologica riguardo all'ambiente dove noi viviamo, infatti bisogna muoversi tutti per migliorare la nostra vita sulla terra.

giovedì 6 dicembre 2007

GATTO CHE GIOCHI PER LA VIA


Gatto che giochi per la strada con tanta naturalezza, io invidio la tua sorte, cioè la condizione in cui ti tocca vivere.
Se si può chiamare sorte la tua; la sorte è quella che il caso attribuisce agli uomini.
Tu, gatto, obbedisci come un servo alle leggi del destino, che regolano la vita di tutto ciò che esiste sulla terra, dai sassi alle persone; ma a differenza degli uomini, tu sei un buon servo di queste leggi, perché ubbidisci loro senza chiederti che senso abbiano.
Tutto ciò che fai è dettato solo dall'istinto; tu non sai neanche di esistere, non hai nessuna consapevolezza, non provi i sentimenti degli uomini; provi ciò che provi e niente di più.
Sei felice proprio perché sei fatto così: il tuo mondo è il nulla, perché a nulla tu sai dare un significato.
Io invece, che ho la consapevolezza di me, non posso essere felice, perché non riesco a capire chi sono e so che non posso controllare la mia vita; io non ho certezze: mi conosco, eppure non so neanche se sono davvero io quello che conosco.
Un animale può essere più felice di un uomo? Invidiamo la sua spensieratezza, oppure l'animale, al contrario, è una creatura più infelice dell'uomo.
Tutto ciò dipende da come l'uomo tratta gli animali, il suo approccio verso di loro.

martedì 27 novembre 2007

DE IMMUNDITIA


Ammesso che la pulizia si identifichi con l'ordine e la sporcizia con il disordine, rimuovere l'immondizia non vuol dire pulire, ma solo mettere in ordine un posto per disordinarne un altro.




Il problema non è quindi come eliminare lo sporco, ma come riuscirvi senza sporcare troppo altrove.




I rifiuti possono essere sempre riciclati, usati come concime, o bruciati per ottenere altre forma di energia, in questo caso però ci si accorge che più si cerca di modificare la materia, in questo caso l'immondizia, e più si inquina.




Tutto questo a volte sembra un circolo vizioso, perché se pensi di avere fatto qualcosa di buono, ti accorgi che il mondo lì vicino è di gran lunga peggiorato.




Per esperienza personale, posso affermare che nella nostra città cercano di raccogliere e differenziare i vari materiali che ci sono nei rifiuti, ma spesso tutto il lavoro che si fa non riesce a coprire la metà di ciò che la gente butta via.




Lo sforzo che si deve fare è ancora grande, perché nei rifiuti che arrivano in discarica, più dei due terzi si possono recuperare; infatti nei cassonetti della zona della città dove lavoro, c'è di tutto in un grande miscuglio di materiali.


In certi posti dell'Italia, come la Campania, la situa zione dell'immondizia è al livello di guardia: più passa il tempo e più le aree destinate a ricevere i rifiuti minacciano di invadere i centri abitati.


A meno di un'improbabile inversione di tendenza, verrà un giorno in cui non sapremo più dove mandare i rifiuti, dove li scaricheremo? forse direttamente sulla luna? con un trasporto fatto con i missili? Alla faccia della luna romantica e poetica degli innamorati.

mercoledì 21 novembre 2007

IL MALE DI VIVERE


Il male di vivere è l'angoscia, è il sentire la vita come un peso, è l'incapacità di vivere credendo che ne valga la pena.
Questo sentimento negativo, entra talvolta in modo subdolo e strisciante nell'esistenza di molti, sia giovani, sia meno giovani. Tutto questo provoca nella mente dei nostri giovani reazioni le più diverse: ricorso alla droga, alla violenza unendosi con altri violenti, oppure la caduta nella spirale della depressione.
Sono tutti momenti di vita disperata, all'apparenza senza scampo. Ma dal male di vivere si può evadere, guarire con la formazione di una cultura nei nostri giovani che insegni valori solidi, ideali importanti da seguire.
Se i nostri giovani si realizzeranno in questo modo, allora potremo dire che il male di vivere è stato come una nuvola, simbolo di un momento passeggero voluto dal caso e che presto si è dimenticato.

giovedì 8 novembre 2007

LA VIA DELLA VITA

La vulva è una creazione fantastica, è un luogo di delizie ultraterrene,essa è cielo e terra, racchiusi in una grotta marina. La morbida fessura è più sensibile di un chip di un computer.

Essa è miele e tempesta, estate e autunno. Scioglie l'inverno e sveglia la primavera.
Essa è profondità, abisso, confine oltre il quale la monotonia della razionalità cerebrale si scioglie la mente, perso ogni riferimento, può finalmente veleggiare libera, vivendo soltanto di impressioni olfattive, immagini e contatti immateriali.

Essa è energia, altoforno in grado di iniziare nuova vita, è la porta del mondo, il primo ricordo, l'ultima meta.

Ogni volta che questo favo d'ambrosia si schiude, rivela un fiore carnoso che in ogni donna è diverso: nelle sue infinite sfumature di rosa e di rosso, di ocra e di scuro.

Differente nell'indefinibile incresparsi delle forme, come onde, come fronde rigogliose di alberi mosse dal vento.
La donna porta dentro di sé la via della vita, scivoloso passaggio verso il tutto, ti accoglie e ti porta lontano, al di là dei tuoi sogni più sfrenati, in viaggio verso l'oriente cosmico, alla ricerca delle ragione ultima dell'esistenza.

venerdì 2 novembre 2007

IL PROGRESSO E I RICORDI


Viviamo in anni un cui la tecnologia ha fatto passi da gigante; l'informatica, l'elettronica e la miniaturizzazione degli oggetti di uso comune sono andati di pari passo insieme.


Questa che viviamo è la cosiddetta era digitale: con i computer, i dvd, i lettori di file multimediali (mp3), i televisori ultrapiatti, ecc.


Tutto questo è un bene per tutti, perché semplifica la vita delle persone, rende le case più moderne con gli apparati TV ed i computer sempre più efficaci e di dimensioni ridotte.


Tornando ai lettori di file MP3, questi sono oggetti che in poco spazio contengono centinaia, e a volte migliaia di canzoni e anche foto e video, quindi i giovani e non solo ne comprano in grande numero, perché vanno anche di moda.


Ma io a casa possiedo ancora centinaia di musicassette, che andavano in voga vent'anni fa, e poi anche nella mia auto ho una radio con il lettore di cassette musicali. Penserete che io sia un nostalgico, però a volte è ancora bello cercare tra i miei ricordi, una canzone che forse i giovani non conoscono, ma per me è quasi immortale e fa parte dei miei ricordi.


Quindi va bene il progresso, ma bisogna mantenere vivo lo spirito e coltivare le proprie passioni rinfrescando i ricordi di un tempo passato, quando ero un po' più giovane.

mercoledì 31 ottobre 2007

I VIRUS INFORMATICI


Il mio computer portatile con il quale navigo in internet, ha qualche malfunzionamento, in particolare all'audio e al volume dei suoni e risulta anche un po' lento all'avvio.

Eppure affermare che il computer è il simbolo stesso dell'ordine sembra una constatazione quasi ovvia; non a caso in Francia è chiamato "ordinateur".

Nel mio computer è entrata la lunga mano del disordine, ma come fa il disordine a penetrare in un mondo così preciso e così disciplinato come quello dei computer?

E' presto detto: basta un virus e addio computer. Il virus del computer non è cosa biologica, ma si tratta di un gruppetto di istruzioni (file) che una volta messo i circolazione, bloccano, creano malfunzionamenti del sistema o addirittura cancellano tutto ciò che trovano sul disco rigido.

Questi virus, contenuti in programmi malevoli, entrano quasi sempre attraverso la rete di internet.

Ma chi inventa e chi diffonde i virus?

Ipotizzo tre tipi di sabotatori: gli hackers, le case produttrici di software e i rivenditori di programmi antivirus. Questo perché ci sono in ballo milioni di dollari o euro.

Gli hackers, sono "guastatori che si divertono a sabotare i computer altrui. Probabilmente si conosceranno tra loro e si incontreranno nei meandri della rete.

Le case produttrici di software, dal canto loro, hanno interesse ad impedire che gli utenti, invece di comprarsi i loro programmi se li vadano a copiare da qualche amico compiacente. Per impedire ciò basta mettere in circolazione un virus capace di mandare in tilt i computer, sia quello che copia, sia quello che ha copiato, dopo la terza copiatura.

I rivenditori di antivirus sono, secondo me, quelli che hanno maggiori colpe. Questi per vendere i loro programmi antivirus, incaricano alcuni esperti di informatica di studiare sempre nuovi virus che devono essere fermati e neutralizzati dagli utenti dei computer con i loro programmi a pagamento.

Insomma tutto questo assomiglia a un circolo vizioso, dove ci sono quelli che ci guadagnano e quelli che ci rimettono, cioè noi utenti finali.

venerdì 26 ottobre 2007

GIVA MEJ QUAND GIVA PEGG (dialetto pesarese)


Vent' uno anni fa, quando ho iniziato a lavorare stabilmente, la vita era p tranquilla e meno stressante di oggi.


Il lavoro si svolgeva su ritmi meno pressanti, e noi operai potevamo tirare di più il fiato; ciò anche in tutti gli altri lavori in genere.


Perché forse una volta c'era meno ricerca da parte delle aziende di fare guadagni a tutti i costi per incrementare gli utili, tutto questo a discapito della vita degli operai.


Infatti ai giorni nostri si nota tutto questo, ed il lavoro oggi è basato su ritmi più alti di un tempo, però così facendo si rende il lavoratore più soggetto ad infortuni, nonostante i moderni mezzi a disposizione delle ditte.


Anche nelle città, per le strade sia di giorno che di notte, c'è una vita sempre più frenetica ed un traffico di mezzi e persone molto caotico; e poi più la città è grande e più il fenomeno cresce.


La nostalgia dei tempi passati ogni tanto affiora nella mia mente, e allora ripenso agli anni felici della mia generazione, quando stavo bene e forse meglio di oggi.

venerdì 19 ottobre 2007

LA CACCIA


Come si fa a definire la caccia uno sport?
Lo sport è competizione, dove vanno rispettate regole e principi etici e lo si pratica tra contendenti con le stesse opportunità di competere e di vincere.
Quali opportunità possono avere dei poveri animali braccati da persone armate, aiutate anche dai cani?
Quindi anche quest'anno si è aperta la caccia, sarebbe bello poter leggere: "quest'anno la caccia non ci sarà", ma purtroppo è utopia.
Così anche in questo anno continuerà lo sterminio di animali indifesi, nonostante le battaglie animaliste, la passione e l'impegno profusi perché la caccia cessi di esistere.
Ma dietro il mondo dei cacciatori ci sono interessi politici, infatti per non perdere i voti quelli che devono essere eletti non si vanno a intromettere in questo terreno.
Ci sono molteplici interessi economici che la caccia muove, come la costruzione e la vendita delle armi, delle cartucce, dell'abbigliamento e degli accessori per i cacciatori.
Per l'uomo antico, la caccia era una necessità, ma ai giorni nostri è rimasto solo il divertimento di taluni di sparare a poveri animali indifesi.

martedì 16 ottobre 2007

L'AMORE


L'amore non guarda con

gli occhi,

ma con la fantasia.

Per questo l'alato Cupido

viene dipinto bendato.

W. Shakespeare

Quando l'amore

vi fa cenno seguitelo,

benché le sue strade

siano aspre e scoscese.

E quando le sue ali

vi avvolgono,

abbandonatevi a lui.

K. Gibran

Dammi mille baci, poi cento,

poi mille altri,

poi ancora cento, poi sempre

altri mille, poi cento.

Catullo

Ci sono momenti in cui

il cuore guarda verso

le distese aperte e vede

se stesso fare ritorno.

L. Hanson - poeta cheyenne

Il nostro amore è là

Testardo come un asino

Vivo come il desiderio

Crudele come la memoria

Sciocco come i rimpianti

Tenero come il ricordo

Freddo come il marmo

Bello come il giorno

J. Prevert

L'amore è quando una donna

vecchia e un uomo vecchio

sono ancora amici

anche se si conoscono bene.

Tommaso, 6 anni

lunedì 8 ottobre 2007

GLI ANZIANI

La vita umana si è allungata sempre di più grazie alle scoperte della medicina.

Sembrerebbe un fatto positivo, ma purtroppo la scienza ha aggiunto anni alla vita e non vita agli anni e l'accoppiata di malattie croniche e vecchiaia costituisce una miscela esplosiva in grado di fare saltare gli equilibri sociali e le economie delle nazioni, obbligate a confrontarsi con falangi di soggetti non più produttivi, che pesano sulla famiglia e sulla comunità.

Il disfacimento della famiglia patriarcale e l'egoismo che la sfrenata società dei consumi collabora a incrementare sono un ostacolo in più.

Invecchiare ai tempi nostri è sempre più duro, perché molte volte si rimane soli, e se non c'è nessuno che accudisce gli anziani, come le badanti, la solitudine non fa che accelerare il declino di queste persone.
Gli anziani una volta vivevano gli anni della loro vecchiaia nelle loro famiglie, insieme ai figli, ma oggi con l'idustrializzazione della società, questo è sempre più raro.
Le famiglie patriarcali erano numerose nelle campagne ed oggi anche lì ce ne sono sempre di meno.

mercoledì 3 ottobre 2007

POVERA TERRA


Il nostro pianeta, affermano alcuni scienziati, ha la febbre, e forse dalle molte situazioni contingenti, questo è un sintomo preoccupante.
Anche in Italia, dove vivo, le stagioni climatiche sembrano cambiate, con un inverno passato dal clima piuttosto mite, e come dall'estate che ancora si protrae verso l'autunno.
Tutto questo determina un periodo lungo con piogge scarse e la siccità in agguato, e quando il tempo cambia in peggio, lo fa con fenomeni spesso molto violenti, che portano danni, invece dei benefici.
Quindi è il caso di dire povera Terra: il nostro pianeta ha impiegato milioni di anni nella sua evoluzione, e agli uomini che ci abitano, è bastato neanche un secolo di "progresso", per avviare la distruzione delle cose belle di questo mondo.
Si è messo in moto un processo che ci porterà più spesso incontro a un futuro di siccità e carestie; guerre e fame, ed infine la mancanza dei beni necessari alla vita dell'uomo.
Questo processo di declino del nostro pianeta, deve essere rallentato e magari fermato: molti stanno già impegnando, ma occorre l'impegno di tutte le popolazioni e di coloro che hanno potere decisionale.

giovedì 27 settembre 2007

UN GRIDO ATTRAVERSO IL BUIO

Nel mondo d'oggi c'è mancanza di solidarietà e di compassione che caratterizza la nostra società.
In questo mondo che è buio come la notte, perché il sole dell'amore non lo illumina, ogni uomo vive e muore solo, separato dagli altri da un muro di indifferenza così spesso che non può essere penetrato da nessun grido, da nessuna richiesta di aiuto.
Persone che abitano vicine continuano a vivere ignorandosi, gli uni dagli altri, chi sta bene non sente le invocazioni di aiuto di chi sta male; così sulla terra, ci sono persone che muoiono sole, dopo avere inutilmente sperato nell'amore degli altri.
I popoli che muoiono per la fame o la guerra invocano l'aiuto di chi, come noi, vive nella società del benessere, nell'altra sponda del mondo, il loro grido di aiuto non viene ascoltato, non riesce a penetrare il buio dei nostri egoismi.

mercoledì 19 settembre 2007

A PROPOSITO DELLA MORTE

Tutti dobbiamo morire, è giusto accettare la morte, ma è insopportabile l'idea che la morte ci aggredisca come una nemica, che ci colpisca all'improvviso.

Sarebbe bello invece, morire contenti, convinti che un viaggio come quello sia il migliore che possiamo fare. E nell'ultimo istante della vita essere allegri, come quando come quando siamo alla stazione e non vediamo l'ora di partire, tanto che contiamo i minuti, e sembra che non passino mai, che siano lunghi come secoli.

Ma per essere allegri alla fine dei nostri giorni, bisogna essere anche convinti di avere fatto qualche cosa di buono nella nostra vita, essere riusciti a perseguire i nostri scopi, poter dire di avere realizzato il nostro progetto.
Questo non è da tutti riuscirci, perché per i più svariati motivi spesso molti di noi non ci riescono,
e allora questi vengono aggrediti dalla morte e essa riesce ad averne il sopravvento.

giovedì 13 settembre 2007

A VOLTE RITORNANO

L'altro ieri ho preso l'autobus per andare a recuperare la mia automobile dal meccanico, dopo una riparazione. Nel sedile a fianco dove ero seduto, si è messo a sedere un anziano, che dopo averlo visto meglio, l'ho riconosciuto come il padre di due miei vecchi compagni di scuola alle elementari.
Dopo vengono in mente pensieri di diverso tipo: nostalgici, riguardanti ricordi che ormai pensavo sepolti dal tempo passato.
La mia mente va col pensiero indietro nel tempo e negli anni, ripercorro scene di vita vissuta di quando eravamo ragazzi spensierati in un'età felice. Ma questi ricordi di una giovinezza felice, libera da problemi esistenziali, confrontandoli con la vita dei nostri giorni, contrastano molto, come il giorno con la notte.
La vita dei giorni nostri è stressante, e molte persone contribuiscono a renderla ancora più dura da affrontare. Allora pensi che i bei tempi passati non torneranno più; ti stringi forte il capo e cerchi di continuare a lottare per potere vivere.

sabato 8 settembre 2007

RICORDANDO PAVAROTTI UN GRANDE ITALIANO


Quando un uomo arriverà alla fine dei suoi giorni che gli sono concessi di vivere in questo mondo sarà uguale a tutti gli altri uomini, perché la morte è e sarà uguale per tutti, e tutti gli uomini e tutte le donne che nascono dovranno morire, quando arriverà l'ora che è scritta nel destino di ognuno di noi.


A proposito della morte di Pavarotti, avvenuta l'altro ieri, bisogna affermare che è stato un grande italiano, che ha fatto cose grandi con la sua arte canora.


Girando il mondo per i suoi concerti ha fatto anche opera umanitaria, impegnandosi in prima persona peri diritti di chi soffre, come i bambini più poveri.


Anche a Pesaro, dove io abito, ha lasciato amici, conoscenti, e ha fatto beneficenza a favore dei bambini ricoverati allora nell'ospedale del dottore Lucarelli.


Però nella sua vita, almeno il maestro si è tolto tutte le soddisfazioni con il denaro che guadagnava; perché morire, si morirà tutti, ma bisogna considerare come si vive in questo mondo, dove mi sembra che c'è più egoismo che solidarietà fra gli uomini più fortunati e quelli che purtroppo lo sono di meno.


Questo modo di mandare avanti il mondo, speriamo che pian piano si modifiche in senso più umanitario, perché troppa gente ha bisogno dei più elementari beni di sussistenza e spesso vivono ignorati da coloro che possono fare qualcosa per loro.

martedì 4 settembre 2007

GIUSTIZIA SOCIALE


Le persone che hanno perso il lavoro, e avendo un'età non più giovane, non riescono più a ricollocarsi nella società.
I falliti, gli uomini separati dopo anni di matrimonio, reso duro e aspro da contrasti sempre più pesanti.
Infine i cosiddetti zingari, ma anche gli immigrati senza fissa dimora.
Ecco, tutta questa gente spesso vive ai margini della società, dorme dentro delle baracche, sotto i ponti; oppure vicino alle stazioni delle grandi città.
Nelle grandi città ce ne sono sempre di più, perché certi esseri umani devono fare una vita da cani? Dormire sotto le stelle, fra coperte sporche, sopra materassi recuperati nelle discariche?
Che futuro avranno, e se hanno dei figli che possono fare per loro?
A tutte queste domande bisogna dare una risposta, andare incontro anche a queste persone, perché sono esseri umani come noi e come gli altri; dare loro un alloggio sicuro, e magari un lavoro.
C'è molta disparità anche nel nostro paese: persone ricchissime, con case grandissime e a volte anche più di una, con barche e automobili che costano come le case; e di contro ci sono persone poverissime che non possiedono più niente.
Ecco sarebbe più giusto accorciare questa disparità, ed aiutare coloro che ancora si sentono in grado di dare ancora qualcosa per il progresso del nostro paese.

lunedì 27 agosto 2007

INIZIA IL NUOVO CAMPIONATO DI CALCIO

Ieri è iniziato il nuovo campionato di calcio italiano 2007-08; anzi in realtà era cominciato già sabato sera con due partite in anticipo.

Quest'anno le squadre partecipanti ci sono tutte, senza penalizzazioni ne' retrocessioni d'ufficio.

La squadra per cui parteggio ha iniziato bene, con una vittoria di larghe proporzioni.

Spero che continui così, con belle partite e possibilmente vincendone il più possibile.

Che ritorni ai fasti e agli splendori del passato, quando vinceva molto in Italia ed anche in Europa.

giovedì 23 agosto 2007

IL TEMPO PASSATO

Quando uno è giovane, ragazzo, sembra che il tempo che ancora deve trascorrere sia molto: il ragazzo si lascia trasportare dalle situazioni, quasi sempre piacevoli, e non vede l'ora che accadano.


Ma passando gli anni ci si rende consapevoli che il tempo non è poi così molto quanto si pensava da ragazzi ed allora si ripensa anche agli anni passati.


Rivivendo a ritroso la propria vita, un uomo ripensa se ciò che ha fatto, lo ha soddisfatto ed allora si sente soddisfatto.


Quindi, infine, ho un consiglio per tutti i ragazzi:vivete la vostra età con spensieratezza, ma anche con concretezza, senza passare i vostri giorni nella paranoia, perché in questo caso sarebbe tempo passato e rubato alla giovinezza.

domenica 19 agosto 2007

ALLA MIA BELLA


Il tempo passa, ma è come il primo giorno che ti ho vista, sei stata e sarai sempre la mia bella.


Ti voglio bene, e anche se non te lo dico sempre, spero che tu lo capisca lo stesso.


La mia vita senza di te sarebbe stata brutta e sempre uguale, monotona, noiosa e attraversata dalla solitudine, che piano piano si sarebbe impadronita della mia esistenza.


Grazie dei giorni che abbiamo vissuto insieme, e grazie anche di quelli che vivremo ancora.


Spero che tu mi sopporti anche se attraverserò momenti di sconforto, andremo sempre avanti insieme, e ci faremo forza l'uno con l'altra.




domenica 12 agosto 2007

L'OPERA

Beati i furbi, beati i ricchi,

beati quelli che hanno denaro in tasca,

beati i forti ed i violenti,

beati quelli che sono potenti.

Beati quelli che a questo mondo

giocano sempre al girotondo,

beati quelli che sulla terra

vincono sempre la loro guerra.

Ma l'amaro, l'amaro che c'è in me,

sarà mutato in allegria.

Quel giorno si farà una grande festa

e allora canteremo insieme;

sarà il bel giorno di una grande festa

e allora balleremo insieme.

mercoledì 8 agosto 2007

UNA FORZA INTERIORE

Quando sei da solo e ti fermi a pensare e intorno a te rimane solo il silenzio, e senti soltanto un grande vuoto.


E allora non puoi fare altro che pregare, che chiedere a Lui, che ti ha dato tutto, la forza di continuare, di andare avanti nella tua vita.


Pensi che non sei solo, ma devi lavorare, contribuire a mantenere tua moglie, i tuoi figli; e poi per sentirti sempre vivo, devi avere stretti rapporti con chi ti stima e ti vuole bene.


Non ti devi mai scoraggiare, ma farti forza per continuare, anche se intorno a te ci sono molte persone egoiste, che pensano solo ai loro interessi, e cercano magari di renderti la vita anche più difficile di quello che già è realmente.

domenica 5 agosto 2007

LA PACE


La pace non è solo quella militare, che si fa tra due popoli in guerra; oppure fra due persone che hanno litigato.


Bisogna anche essere in pace con noi stessi, e in armonia con il nostro animo e il nostro pensiero; quest ci aiuterà a essere poi in armonia con gli altri, nella nostra esistenza quotidiana.


Da qui verrà fuori e progredirà una convivenza pacifica con il nostro prossimo, che forse è il primo mattone per evitare che sorgano nuovi conflitti, perché se l'uomo sta bene e vive in armonia con gli altri uomini, non c'è il motivo che nascano nuove discordie.


Ma forse questo è solo utopia, perché la pace nel mondo è frutto di un insieme di fattori e di problemi sociali ormai radicati nella storia di molti popoli di questa terra.

giovedì 2 agosto 2007

LA SOLITUDINE


Come fa una persona sposata, con tre figli, che vive in una cittadina di provincia abitata da tanta gente, a passare momenti di vera solitudine?




Sarà il tempo che è passato insieme ai miei cari, e gli anni che si sono accumulati che hanno instaurato una forma di giro vizioso, per cui certe situazioni sembra che si ripetano senza un tempo preciso.




I miei figli sono cresciuti e vanno in giro ormai per conto loro, mia moglie quando lavorava, ha conosciuto diverse amiche e esce a volte con loro, oppure va al mare con la sorella, a me andare al mare non piace più.




Ecco che così molte volte, sia di giorno che di notte, mi sento solo e penso se va bene che le cose vadano avanti così.




Fortuna che ho un lavoro che mi tiene impegnato quasi mezza giornata; se no sarebbe difficile cercare nuovi stimoli ed interessi per rendere le mie giornate meno noiose.




Spero che il legame ancora forte che ho con mia moglie, mi aiuti a cercare insieme qualcosa di nuovo e di rafforzare ancora di più il nostro vivere insieme.

sabato 28 luglio 2007

IL CIELO E' PIENO DI STELLE


IL CIELO E' PIENO DI STELLE






Il cielo è pieno di stelle


che fan sognare le cose più belle.


Tu sogni e guardi lontano,


vedi un gran fiume che scorre pian piano.


Sul fiume c'è una piroga


e dentro questa c'è un negro che voga.


Intanto dietro la duna


vedi spuntare pian piano la luna.


Il negro lascia il vogare,


guarda la luna e si mette a cantare.


Ti prego, o madre luna,


fammi trovare anche oggi fortuna.


Intanto dietro la duna


vedi calare pian piano la luna.




Poesia di anonimo

mercoledì 25 luglio 2007

LE COSE DELLA VITA


Gli anni passano, e nella mia vita ho assaporato il bello, il brutto; ho assistito all'iniquità, ai falsi pudori. Ho visto la povertà, la ricchezza.


Il metro della vita è questo: allunga, accorcia, ci fa a volte grandi e poi piccoli.


Queste sono le stagioni dell'essere, del vivere l'esistenza.


Queste stagioni racchiudono la storia della vita di tutti noi e questo percorso andrà avanti fino alla fine dei nostri giorni.


Bisogna cercare di vivere intensamente i nostri giorni, perché sembra che siano molti, ma in realtà il tempo concesso a ciascuno di noi non è poi mica così tanto: il tempo trascorre e gli anni si rincorrono.



lunedì 23 luglio 2007

I PERCHE' DELLA VITA


Chi son0? Dove sono? Dove vado?


Ti poni un certo numero di domande, ad un certo punto del tuo percorso esistenziale.


Ti sembra che tutto vacilli, ti senti stremato, fai tantissima fatica a capire.


Hai dei momenti di riflessione, pensi, valuti, il risultato è quello di prima, negativo.


Perché tutto questo? Sarà colpa del tempo che passa o del mondo che cambia?


E' vero... La vita è fatta anche di domande senza risposte.


Ma ti fermi prendi la testa fra le tue mani, la stringi e trovi il coraggio di andare ancora avanti per la tua strada.

sabato 21 luglio 2007

I RICCHI

Molti uomini credono di essere felici nel mondo che li circonda, vivono la loro vita tra risa false, senza alcun pensiero, con il ghiaccio nel cuore, sono uomini che si stancano nel rincorrere le loro giornate, per accumulare denari e ricchezze.
Il tempo perduto non si ritrova mai e loro hanno perso tempo, hanno perso la loro vita.
Guadagnare quattrini, farsi una posizione, non avere pensieri: è questo il senso della loro povera vita, ed ora che sanno che è nulla, è troppo tardi.
Sono vecchi e stanchi in un mondo banale, un mondo che li ha resi banali come lui. Sono ricchi è vero, ma i soldi non contano nulla e per saperlo hanno speso tutta la loro vita.
La vera felicità la dà la ricchezza? Forse no, perché bisogna essere ricchi anche dentro e donare anche agli altri.

venerdì 20 luglio 2007

L'INSEGNAMENTO DI SAN FRANCESCO


Secondo un'antica leggenda, San Francesco avrebbe scritto il cantico di Frate Sole nel 1224, dopo una notte di sofferenza e di preghiera.



Nella poesia, composta in forma di laudo, San Francesco rivolge un altissimo inno al Signore per avere creato il mondo, manifestazione concreta della bontà e del suo amore.



Chiama fratelli tutti gli esseri del creato perché, come l'uomo, sono creature di Dio, ma chiama fratelli anche il dolore e la morte, perché anche essi fanno parte dell'armonia universale.



Quindi da questa poesia, possiamo trarre un grande insegnamento, cioè il rispetto per tutti gli esseri del creato, sia vegetali che animali. Sarebbe bello che gli uomini riescano a vivere in armonia con gli altri esseri, e in pace con tutti.



Ma, forse questa è solo un'utopia, però i credenti che riescono a seguire l'insegnamento di San Francesco nella loro vita, sono uomini giusti, che alla fine dei loro giorni non avranno paura, perché il Signore li ricompenserà, e vivranno per sempre nella Sua Luce.



giovedì 19 luglio 2007

EPITAFFI





Non piangete la mia assenza, ma pensatemi vicino e sorridete, sempre.




Grande è il vuoto che hai lasciato, ma immenso è l'amore che ci hai donato.




Ho combattuto la buona battaglia, sono arrivato alla fine, ho conservato la fede.




Vieni, andiamo sull'altra sponda.




Io sono la via, la verità, la vita, chi crede in Me, anche se morto vivrà.




Alla fine i miei occhi vedranno la Sua Luce.

mercoledì 18 luglio 2007

BARBONI E NUOVI POVERI


Ci sono persone che trascinano la loro esistenza da un angolo all'altro della città, del loro quartiere, in cerca della loro identità. A volte sono persone giovani, a volte più anziane, sempre però donne o uomini che la vita ha già messo al muro.

Più la città è grande e più si notano questi nuovi poveri, che si sono aggiunti ai barboni, ma alla fine sono tutte persone che hanno perso il lavoro, la famiglia e quello su cui contavano per vivere.

La globalizzazione, la distribuzione delle ricchezze, dei consumi, ha fatto sì che i flussi di persone che arrivano dai paesi più poveri, vadano verso posti dove pensano di riscattare la loro vita dalla miseria.

Allora ai poveri già presenti in quel paese se ne aggiungono altri, come in un giro vizioso.

Cosa fare per rimediare? Gli stati ricchi dovrebbero aiutare quelli più poveri ad evolversi, mandando loro risorse e non solo vendendogli le armi; e portandogli via le materie prime, pagandole poco e magari in cambio gli spediscono navi piene di scorie e rifiuti di ogni tipo.

Quindi se i loro stati diventassero più ricchi ed evoluti le loro genti non partirebbero più in cerca di fortuna.

Infine, devono mandare loro, anche medicine a basso prezzo per cercare di combattere malattie gravi come l'AIDS, la malaria, ecc.; per cercare di salvare la vita di milioni di bambini, in primo luogo.
Nonostante tutto, bisogna essere ottimisti, troveranno dei rimedi i grandi della Terra: speriamo, perché il cielo è ancora blu sopra le nuvole.

martedì 17 luglio 2007

FORZA JUVENTUS


La squadra di calcio per la quale parteggio è la Juventus di Torino.E questo fin da quando ero un ragazzo che andava alla scuola elementare.Questa è una gloriosa società che ha scritto con poche altre squadre la storia del Calcio Italiano, vincendo molti campionati e trofei internazionali e dando anche grandi calciatori alla nazionale italiana.

Purtroppo ultimamente la società ha attraversato un'annata buia, a seguito dello scandalo sulle intercettazioni telefoniche, dove risultavano coinvolto lo staff dirigenziale.

Così la squadra è stata retrocessa in serie B, ma dopo un anno è prontamente ritornata in serie A, dopo avere vinto il campionato cadetto.

Ora quest'estate la squadra è stata rinforzata per disputare un campionato di serie A da primi posti, almeno lo sperano tutti coloro che sono vicini a questa società.

Comunque, ora e sempre FORZA JUVENTUS!!!

lunedì 16 luglio 2007

LA TELEVISIONE IN ITALIA

L'Italia è ormai un paese triste, freddo, egoista ed opportunista.


Questa Italia che mi circonda è piena di tante cose che non vanno, la televisione è piena di tanti pupazzi , chi comanda lo fa come vuole e piace: questo non è bello ne democratico.


Così sono triste non solo per me, ma per quanti la vedono e la pensano come me, e sono tanti vi assicuro.


Tutti coloro che hanno un poco di cervello e sono ai vertici dovrebbero preoccuparsi, impegnarsi a farci vivere una vita più tranquilla e serena.


Solo così ci sarebbe più solidarietà e rispetto verso gli altri.


Spero che in Italia ritorni un po' di amore verso il prossimo. La vita tornerebbe più vivibile con questi valori.


La televisione deve diventare non di solo intrattenimento, ma con programmi intelligenti, che servano a formare la coscienza dei nostri figli. Dai programmi televisivi deve sparire la propaganda politica che offusca i nostri pensieri, e devono sparire quei fantocci che vanno in onda solo per apparire.

sabato 14 luglio 2007

RICORDO DI UN MIO AMICO



Alla fine della nostra strada, verrà anche il giorno che moriremo, di solito si pensa che saremo vecchi e ciò è scritto nel nostro destino.



Ma quando si è giovani e ci si accorge un brutto giorno di avere qualche cosa che non va; che poi con approfonditi esami, risulta essere una malattia che non si guarirà più, allora sì che la morte appare come un destino crudele.



Così pian piano si è spento un mio caro amico, compagno di scuola sin dalle elementari.



Avevamo passato insieme l'età dell'adolescenza, ed erano anni felici e spensierati.



Poi le nostre strade si sono divise, dopo la scuola e infatti facevamo un lavoro diverso.



Però non hai potuto lavorare molti anni, te ne sei andato troppo presto: riposa in pace caro Paolo, arriverà il tempo in cui tutti ci ritroveremo lassù, forse per rivivere un'altra vita, una vita eterna, senza fine , più bella.

venerdì 13 luglio 2007

LA PAZIENZA

La pazienza governa la carne

Rafforza lo spirito

Addolcisce il temperamento

Spegne il rancore

Estingue l'invidia

Sottomette l'orgoglio

Imbriglia la lingua

Trattiene la mano

Doma la tentazione

Sopporta il dolore

giovedì 12 luglio 2007

ANIMALI DOMESTICI IN CASA NOSTRA


Dentro casa nostra sono rimasti solo due piccoli animali domestici: un canarino e una tartaruga d'acqua dolce.

Il canarino, che in realtà è una femmina, l'abbiamo avuto in consegna da un vicino di casa, perché ce ne ha troppi. E' un uccellino simpatico, che a volte canta, e tiene anche compagnia.

La tartaruga d'acqua dolce, invece l'abbiamo comperata alla fiera, era piccolina ed adesso è triplicata di peso, dopo un anno.

Sono due animali discreti, ci sono, ma non si fanno notare quasi per niente.

martedì 10 luglio 2007

I RIFIUTI E L'INQUINAMENTO


Con l'incremento dello sviluppo ed il migliorato benessere della popolazione, si è andati incontro ad una produzione di una quantità sempre più grande di rifiuti, difficili da smaltire ed anche da riciclare.

Nella nostra città si cerca di ridurre lo smaltimento dei rifiuti in discarica, con il conferimento separato degli stessi da parte della gente, allo scopo di raccogliere separatamente i materiali per avviarli al riciclaggio per ricavarne le materie prime.

La discarica che serve il nostro territorio, fra non molto tempo sarà esaurita; quindi la costruzione di una nuova sarà di difficile realizzazione, mentre un inceneritore nessuno lo vuole, perché inquina l'aria.

Questo discorso sui rifiuti che producono le famiglie è una parte solo di un problema più grande che riguarda l'inquinamento; il quale colpisce l'aria con l'emissione dei gas di scarico delle automobili e delle industrie; l'acqua delle falde , dei fiumi ed infine del mare con i liquami delle città e delle industrie, quando non sono depurati.

Sono tutti fattori che alla fine si sommano e rendono il problema di notevoli dimensioni.

A quest punto è lecito chiedersi: che mondo lasceremo in eredità ai nostri figli, nipoti ed alle generazioni future? Bisogna correre ai ripari prima che sia troppo tardi, sviluppare in tutti gli abitanti dei paesi industrializzati, insieme ai loro governanti, una cultura che sia veramente ecologista; tutti dovranno collaborare per ripulire il nostro pianeta e cercare di non sporcarlo più:

lunedì 9 luglio 2007

UN GATTO DI NOME GIL


Dal settembre 2005 all'agosto 2006, dentro casa nostra è vissuto un gatto.

All'inizio l'avevamo accolto dentro l'appartamento che era piccolo, veniva dalla campagna e stava anche male per cui è stato anche dal veterinario.

Mia figlia insistette per averlo, perché l'aveva già la sua amica a casa e ormai stava bene.

Dentro casa nostra dapprima era diffidente e si nascondeva, poi diventò amico di tutti e giocava con noi. Il gatto mia figlia lo chiamò GIL, era simpatico e cresceva.

Forse però diventando grande gli venne l'idea sempre di più di guardare fuori della nostra piccola casa. Un brutto giorno, alla sera tardi, sgattaiolò fuori del portone, sul pianerottolo e non lo ritrovammo più, perché pensavamo che si era nascosto dentro casa, in un angolino, e subito non ci siamo accorti che mancava.

Chissà dove sarà andato GIL? Starà bene? Forse è meglio che ha ritrovato una sua libertà, e forse ha trovato anche una gatta per compagna, invece di vivere chiuso tra le mura di una casa.

domenica 8 luglio 2007

LA MIA ESISTENZA:QUANTA STRADA HO FATTO


La mia vita, a volte, penso che sia stata come un contenitore vuoto, che non sono riuscito a riempire, o forse sono riuscito solo in parte.


Mi spiego meglio, nel contenitore della mia vita ho messo delle cose importanti: un lavoro che mi consente una vita dignitosa, una famiglia che mi sono creato con mia moglie che mi vuole bene, ed infine anche l'affetto e la considerazione di molte altre persone.


Però, adesso che è passato già molto tempo, dovrei trovare altri e nuovi stimoli per realizzare ancora delle cose importanti nella mia vita in futuro.


L'importante però è non rimanere soli e cercare di andare avanti insieme a mia moglie in una strada comune, il più possibile ricca di nuovi ideali da seguire.

sabato 7 luglio 2007

LA CITTA' DOVE VIVO: PESARO


Pesaro, è la città dove vivo da sempre.
Anche se sono nato in campagna, mi sono trasferito in città che ero molto piccolo.
Questa cittadina delle Marche, ancora è un posto abbastanza tranquillo,dove si vive bene, anche se nell'ultimo decennio si è notato un certo aumento di urbanizzazione con il relativo incremento della popolazione, in buona percentuale immigrati, anche dall'estero.
Pesaro ha il mare come passatempo estivo per coloro che amano prendere il sole, ma forse per i giovani è poco: infatti loro vanno spesso sulla riviera romagnola, dove ci sono più occasioni di divertimento.
A me questa città, adagiata fra il colle S.Bartolo e il colle Ardizio, piace così, perché amo vivere un'esistenza tranquilla.

venerdì 6 luglio 2007

BUON COMPLEANNO!!!

Che giorno è oggi?
Ma certo, oggi è il giorno del mio compleanno. Compio esattamente quarantesei anni, alla fine forse è un giorno come gli altri: sono andato a lavorare come sempre, abbiamo mangiato, cioè le solite cose di tutti i giorni.
Quello che mi ha fatto piacere, però è stato un regalino di mia moglie.
Sto abbastanza bene, speriamo quindi di passare altri compleanni insieme a coloro che mi vogliono bene.

giovedì 5 luglio 2007

LA NOTTE DEI LUNGHI PENSIERI

La notte è buia e lunga, l'attesa silenziosa si protrae.
Nei tuoi pensieri scorrono veloci cose che non vedi e non senti.
Stai pensando, e dentro te forse stai anche pregando, e dopo un po' senti dei passi, la chiave che si infila nella serratura, qualche giro, la porta si apre, i miei figli sono tornati, mi vedono, mi baciano, mi dicono buonanotte papà.
Finalmente vado a dormire contento.

mercoledì 4 luglio 2007

IL BICCHIERE MEZZO PIENO E MEZZO VUOTO

"Nel mezzo del cammin di nostra vita", così recita Dante nella Divina Commedia.
Ma a metà circa del cammin della mia vita, cosa posso affermare? Guardando indietro e pensando a ciò che ho fatto, a dove sono arrivato, la mia esistenza la si può paragonare ad un bicchiere mezzo pieno; riempito per metà di ciò che di buono sono riuscito fino ad ora a raggiungere.
Se, invece, ripenso alle occasioni perdute, a ciò che poteva essere e non è stato, allora il bicchiere è mezzo vuoto, ed è un vuoto che a volte ritorna nei miei pensieri.

martedì 3 luglio 2007

IL TUO SORRISO


Toglimi il pane, se voui, toglimi l'aria, ma non togliermi il tuo sorriso.
Dura è la mia lotta e torno con gli occhi stanchi a volte, d'aver visto la terra che non cambia, ma entrando il tuo sorriso sale al cielo cercandomi ed apre per me tutte le porte della vita.

(P.Neruda)

lunedì 2 luglio 2007

Siamo uomini o marionette?

Cosa siamo realmente? Uomini? Ma se passiamo tutto il tempo a fare quello che vogliono gli altri! Siamo marionette allora? Ma chi è il gran burattinaio capace di creare questo spettacolo?
Gli uomini sono come marionette che giostrano in questo grande palcoscenico, che è il mondo
mettendo in scena la loro esistenza.