mercoledì 3 ottobre 2007

POVERA TERRA


Il nostro pianeta, affermano alcuni scienziati, ha la febbre, e forse dalle molte situazioni contingenti, questo è un sintomo preoccupante.
Anche in Italia, dove vivo, le stagioni climatiche sembrano cambiate, con un inverno passato dal clima piuttosto mite, e come dall'estate che ancora si protrae verso l'autunno.
Tutto questo determina un periodo lungo con piogge scarse e la siccità in agguato, e quando il tempo cambia in peggio, lo fa con fenomeni spesso molto violenti, che portano danni, invece dei benefici.
Quindi è il caso di dire povera Terra: il nostro pianeta ha impiegato milioni di anni nella sua evoluzione, e agli uomini che ci abitano, è bastato neanche un secolo di "progresso", per avviare la distruzione delle cose belle di questo mondo.
Si è messo in moto un processo che ci porterà più spesso incontro a un futuro di siccità e carestie; guerre e fame, ed infine la mancanza dei beni necessari alla vita dell'uomo.
Questo processo di declino del nostro pianeta, deve essere rallentato e magari fermato: molti stanno già impegnando, ma occorre l'impegno di tutte le popolazioni e di coloro che hanno potere decisionale.

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