mercoledì 18 luglio 2007

BARBONI E NUOVI POVERI


Ci sono persone che trascinano la loro esistenza da un angolo all'altro della città, del loro quartiere, in cerca della loro identità. A volte sono persone giovani, a volte più anziane, sempre però donne o uomini che la vita ha già messo al muro.

Più la città è grande e più si notano questi nuovi poveri, che si sono aggiunti ai barboni, ma alla fine sono tutte persone che hanno perso il lavoro, la famiglia e quello su cui contavano per vivere.

La globalizzazione, la distribuzione delle ricchezze, dei consumi, ha fatto sì che i flussi di persone che arrivano dai paesi più poveri, vadano verso posti dove pensano di riscattare la loro vita dalla miseria.

Allora ai poveri già presenti in quel paese se ne aggiungono altri, come in un giro vizioso.

Cosa fare per rimediare? Gli stati ricchi dovrebbero aiutare quelli più poveri ad evolversi, mandando loro risorse e non solo vendendogli le armi; e portandogli via le materie prime, pagandole poco e magari in cambio gli spediscono navi piene di scorie e rifiuti di ogni tipo.

Quindi se i loro stati diventassero più ricchi ed evoluti le loro genti non partirebbero più in cerca di fortuna.

Infine, devono mandare loro, anche medicine a basso prezzo per cercare di combattere malattie gravi come l'AIDS, la malaria, ecc.; per cercare di salvare la vita di milioni di bambini, in primo luogo.
Nonostante tutto, bisogna essere ottimisti, troveranno dei rimedi i grandi della Terra: speriamo, perché il cielo è ancora blu sopra le nuvole.

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