giovedì 8 novembre 2007

LA VIA DELLA VITA

La vulva è una creazione fantastica, è un luogo di delizie ultraterrene,essa è cielo e terra, racchiusi in una grotta marina. La morbida fessura è più sensibile di un chip di un computer.

Essa è miele e tempesta, estate e autunno. Scioglie l'inverno e sveglia la primavera.
Essa è profondità, abisso, confine oltre il quale la monotonia della razionalità cerebrale si scioglie la mente, perso ogni riferimento, può finalmente veleggiare libera, vivendo soltanto di impressioni olfattive, immagini e contatti immateriali.

Essa è energia, altoforno in grado di iniziare nuova vita, è la porta del mondo, il primo ricordo, l'ultima meta.

Ogni volta che questo favo d'ambrosia si schiude, rivela un fiore carnoso che in ogni donna è diverso: nelle sue infinite sfumature di rosa e di rosso, di ocra e di scuro.

Differente nell'indefinibile incresparsi delle forme, come onde, come fronde rigogliose di alberi mosse dal vento.
La donna porta dentro di sé la via della vita, scivoloso passaggio verso il tutto, ti accoglie e ti porta lontano, al di là dei tuoi sogni più sfrenati, in viaggio verso l'oriente cosmico, alla ricerca delle ragione ultima dell'esistenza.

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