Nelle favole tutto è possibile, personaggi che sembrano reali, che sono vissuti ed invece non sono mai esistiti; ma anche nella realtà, molta gente crede di vivere, e invece non esiste.
Sono i potenti e i prepotenti, i violenti, i tiranni, i manager e tanti, tanti altri.
Non esistono, perchè nessuno li ama, e nessuno sentirebbe la loro mancanza, se non ci fossero.
Viceversa ci sono tanti che credono di non vivere e invece esistono: sono le persone infelici, sole, povere, umili,emarginate; nessuno da loro importanza, mentre è proprio per loro che va avanti il mondo, non per chi si illude di essere grande e di dominare la storia.
Sono le piccole storie riflesse nelle lacrime di chi è triste, abbandonato, dimenticato; se gli uomini lo capissero, allora sì che si andrebbe verso un futuro migliore.
lunedì 18 ottobre 2010
venerdì 17 settembre 2010
CANZONI CHE HANNO FATTO STORIA

Alla fine degli anni '60 e durante gli anni '70, i Nomadi, complesso italiano ancora oggi in attività, faceva concerti e portava al successo brani rimasti nella storia della canzone d'autore italiana.
Io, allora ero piccolo, e non potevo apprezzare questi brani d'autore, talvolta definiti anche di protesta contro il sistema politico e di potere di allora.
Però tutte le canzoni interpretate dai Nomadi, le ho sentite e apprezzate dopo e tutt'ora le ascolto volentieri.
Buona parte del successo del gruppo, secondo me, era dovuto alla voce solista del grande Augusto Daolio, scomparso nel 1992.
Tale artista viene ricordato poco, forse perché era uno scomodo, o chissà; però per me è stato e sarà sempre un grande; quando ascolto le sue interpretazioni mi emoziono sempre; grazie ancora Nomadi!
venerdì 6 agosto 2010
POST MORTEM
Dopo la morte non c'è nulla, diceva Seneca, ma intorno alle tombe dei trapassati eccellenti della musica italiana c'è ancora parecchio movimento.
Che rapporto hanno i vivi con i morti? Proviamo a chiedercelo ancora una volta.
A volte i vivi sperimentano il vuoto temporale, che si manifesta nel sonno, nell'estasi, negli attimi di estremo pericolo, nell'orgasmo e forse proprio nell'esperienza della morte.
Durante questi istanti l'immaginazione umana abbraccia l'intero spazio dell'esperienza e supera i confini della vita o della morte individuale.
Sfiora l'immaginazione sopspesa dei morti.
I morti vivono in un momento di costruzione senza tempo che ricomincia di continuo.
La costruzione è lo stato dell'universo in un istante qualsiasi.
Memori della vita, i morti sanno che il momento della costruzione è anche un momento di crollo.
Fino a quando il capitalismo non ha reso disumana la società, tutti i vivi attendevano l'esperienza dei morti. Era il loro futuro ultimo. da soli i vivi erano incompleti, perciò vivi e morti erano interdipendenti.
Solo l'egoismo tipico della modernità ha spazzato via questa interdipendenza, con risultati disastrosi per i vivi, che ora pensano ai morti come agli eliminati.
Che rapporto hanno i vivi con i morti? Proviamo a chiedercelo ancora una volta.
A volte i vivi sperimentano il vuoto temporale, che si manifesta nel sonno, nell'estasi, negli attimi di estremo pericolo, nell'orgasmo e forse proprio nell'esperienza della morte.
Durante questi istanti l'immaginazione umana abbraccia l'intero spazio dell'esperienza e supera i confini della vita o della morte individuale.
Sfiora l'immaginazione sopspesa dei morti.
I morti vivono in un momento di costruzione senza tempo che ricomincia di continuo.
La costruzione è lo stato dell'universo in un istante qualsiasi.
Memori della vita, i morti sanno che il momento della costruzione è anche un momento di crollo.
Fino a quando il capitalismo non ha reso disumana la società, tutti i vivi attendevano l'esperienza dei morti. Era il loro futuro ultimo. da soli i vivi erano incompleti, perciò vivi e morti erano interdipendenti.
Solo l'egoismo tipico della modernità ha spazzato via questa interdipendenza, con risultati disastrosi per i vivi, che ora pensano ai morti come agli eliminati.
martedì 6 luglio 2010
TATUAGGI E PIERCING

Oggi cosa spinge tante persone a ricoprirsi di tatuaggi ed a "ornarsi" di ferraglia varia?
Ce lo siamo mai chiesti? La risposta che viene data da psicologi e sociologi, è il desiderio di sentirsi parte di un gruppo e di non essere soli.
Ogni tentativo di colmare la propria solitudine con i nostri sforzi è in fondo un modo per cercare di dimenticare la propria situazione di colpa e perdizione, nel non essere riuscito a stare vicino a Dio e agli insegnamenti di Gesù Cristo, oppure per quelli che non credono nel non sentirsi realizzati nella propria esistenza quotidiana.
Perciò anche un tatuaggio o un piercing, che può sembrare qualcosa di innocente e poco significativo, ha invece un significato profondo, faremo meglio a pensarci.
martedì 27 aprile 2010
SAN FRANCESCO

Parlava alle cicale, predicava agli uccelli,
e l'albero e l'arbusto erano suoi fratelli.
A la Vergine canta, con l'anima amorosa
volgendo la preghiera, dicea: - Mistica rosa;-
poi levava la voce in gloria al Signore.
Dove posava il piede, ivi nasceva un fiore.
Le agnelle al suo passare accorrevano liete,
le tortore selvagge rendeva mansuete,
ai lupi furiosi donava la dolcezza!
tanta virtù gentile avea nella carezza!
Amava con l'esempio ornare le parole,
e gli umili dicea simili alle viole
che germoglian tra il verde, modeste ed ignorate
ma d'un sottile aroma nel calice beate.
Il Santo aveva le lacrime per tutte le sventure,
lieto benediceva tutte le creature:
avea l'anima pura come il fiore del giglio,
la carità splendeva soave nel suo ciglio,
la carità che i poveri e i dolenti consola;
come una fonte limpida era la sua parola.
giovedì 15 aprile 2010
DACCI OGGI IL NOSTRO VELENO QUOTIDIANO

Che le nostre città siano diventate camere a gas è ormai più di un luogo comune:l'inquinamento atmosferico fatto di monossido e biossido di carbonio, ossidi di azoto,benzene e polveri sottili rende l'aria irrespirabile e opaco il cielo, con conseguenze sanitarie che possono essere valutate scientificamente.
Gli istituti di ricerca affermano che in Europa sono alcune decine di migliaia le persone che muoiono, ogni anno, per malattie celebrovascolari o respiratorie, mentre in Italia sono quasi ottomila le vittime per le stesse cause, cioè il 4,7% dei decessi.
Però nessuno sembra preoccuparsene, ne a livello politico e neanche la pubblica opinione si fa sentire.
E anche quando se ne parla sulle radio e sulle televisioni, dopo non si prendono provvedimenti che riescano a fare prendere una inversione di tendenza al problema.
A Milano si paga per entrare in città, la domenica si blocca il traffico; ma sono provvedimenti palliativi, che hanno valore simbolico più che pratico,così come il car sharing (la condivisione dell'auto)o il car pooling(le corsie riservate a chi è in più di un occupante nell'autovettura).
Ma bisognerebbe fare di più per evitare quei morti, cioè la chiusura totale dei centri storici alle auto private a qualsiasi titolo. In questo modo i mezzi pubblici sarebbero più veloci e frequenti, visto per esempio che a Roma la velocità media è la stessa di un secolo fa, quando circolavano le carrozze.
Le polveri sottili fanno ammalare e dipendono dai processi di combustione, in particolre quelli delle autovetture, ogni incremento delle PM10, può portare qualche centinaio di morti in più, ma non esistono piani organici del governo o di amministratori locali per affrontare in modo efficace il problema.
Tutti tirano a campare, e sperano che l'inverno finisca presto,che il vento soffi o che la pioggia ripulisca l'aria.
La gente non sa rinunciare alla comodità dell'auto,e sperando che non si amplifichi la notizia,la gente continua indifferente a occuparsi di altre tematiche, ritenute più importanti.
Ma lo smog in certe città del mondo è a livelli di asfissia.
domenica 14 marzo 2010
RITRATTO DELLA MIA BAMBINA

La mia bambina era tutta grazia, leggerezza e spensieratezza; esprimeva gioia di vivere, e quando con la palla in mano,con gli occhi grandi colore del cielo, mi diceva:"babbo voglio uscire oggi con te", mi riempiva di gioia.
Ed io pensavo che la mia bambina potesse assomigliare alle cose più belle, più fragili e più impalpabili della natura: la schiuma del mare, le nubi belle e inconsistenti.
La sua vesticciola dai colori chiari e leggera che svolazzava all'aria dell'estate, mentre giocava.
Questo è un ritratto delicato e affettuoso della mia bambina ormai cresciuta, che non gioca più con me, ma il ricordo delle giornate passate all'aria aperta con lei, mi rallegrano sempre.
Ringrazio Dio e mia moglie che mi hanno donato una bella bambina dagli occhi celesti e dai capelli biondi.
giovedì 21 gennaio 2010
ANNO NUOVO
Un nuovo anno è iniziato da poco, con nuove speranze, progetti per il futuro.
L'anno vecchio è finito con i suoi fatti brutti e belli.
Ma per me il 2009 è stato un anno di cambiamenti nel lavoro, cambiamenti nelle amicizie, con la morte, purtroppo di due cari amici.
Ma devo guardare all'anno nuovo appena cominciato, con un'ottica di ottimismo e di speranza, nella vita quotidiana.
Spero che la mia famiglia sia sempre unita e sostenuta dalla salute, che i miei figli riescano nella scuola e nel lavoro, quello che la scuola ha finito infatti spero che trovi un'occupazione.
Insomma bisogna farsi coraggio e guardare avanti con ottimismo.
L'anno vecchio è finito con i suoi fatti brutti e belli.
Ma per me il 2009 è stato un anno di cambiamenti nel lavoro, cambiamenti nelle amicizie, con la morte, purtroppo di due cari amici.
Ma devo guardare all'anno nuovo appena cominciato, con un'ottica di ottimismo e di speranza, nella vita quotidiana.
Spero che la mia famiglia sia sempre unita e sostenuta dalla salute, che i miei figli riescano nella scuola e nel lavoro, quello che la scuola ha finito infatti spero che trovi un'occupazione.
Insomma bisogna farsi coraggio e guardare avanti con ottimismo.
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