martedì 27 aprile 2010

SAN FRANCESCO


Parlava alle cicale, predicava agli uccelli,
e l'albero e l'arbusto erano suoi fratelli.
A la Vergine canta, con l'anima amorosa
volgendo la preghiera, dicea: - Mistica rosa;-
poi levava la voce in gloria al Signore.
Dove posava il piede, ivi nasceva un fiore.
Le agnelle al suo passare accorrevano liete,
le tortore selvagge rendeva mansuete,
ai lupi furiosi donava la dolcezza!
tanta virtù gentile avea nella carezza!
Amava con l'esempio ornare le parole,
e gli umili dicea simili alle viole
che germoglian tra il verde, modeste ed ignorate
ma d'un sottile aroma nel calice beate.
Il Santo aveva le lacrime per tutte le sventure,
lieto benediceva tutte le creature:
avea l'anima pura come il fiore del giglio,
la carità splendeva soave nel suo ciglio,
la carità che i poveri e i dolenti consola;
come una fonte limpida era la sua parola.

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