Quando un radioso "ciao" aiuterebbe a illuminare la tua giornata,
quando hai appena ricevuto buone notizie e hai un sacco di cose da raccontare,
quando ti capitano due biglietti per un grande spettacolo,
ti serve soltanto un amico!
Quando la strada che stai percorrendo si fa improvvisamente difficoltosa,
quando ovunque tu vada, procedere si fa difficile,
quando dai tutto te stesso, ma non è sufficiente,
ti serve soltanto un amico!
Un amico dice la verità, quando è necessario dirla,
ti dice che sei radioso, quando ti senti vecchio,
ti da una spinta quando è necessario,
ti prende per quello che sei,
ti segue nelle tue stramberie con vigore ed entusiasmo,
ti fa capire che hai un aspetto magnifico,
ti lascia solo quando hai bisogno di tranquillità, senza però allontanarsi troppo,
Quando hai bisogno di un modello per mantenerti in rotta,
quando cerchi di aprirti, ma non ci riesci,
quando ti sei guadagnata una buona parola e una pacca sulle spalle,
ti serve soltanto un amico!
Quando è condiviso, ogni giorno può essere persino più divertente, e un duo è sempre meglio di un solista,
Perciò ricorda:ogni mattina che ti svegli con il sole,
ti serve soltanto un amico!
domenica 20 gennaio 2008
mercoledì 16 gennaio 2008
SAPERE INVECCHIARE
Una persona si sente vecchia, non quando ha una certa età, ma quando gli vengono certi pensieri, perché egli può anche avere trenta anni, ma dentro di se ne dimostra ottanta.
Quando ricorda le disgrazie e i torti subiti, e dimentica le gioie che ha gustato e i doni che la vita gli ha dato, allora l'individuo sta invecchiando.
Se un gruppo di bambini giocano e corrono, i giovani stanno in compagnia e si baciano e tutto ciò gli da fastidio, lui si sente vecchio.
Una persona è retrograda di idee e di pensieri, quando non gusta più i canti degli uccelli, l'azzurro del cielo, la bellezza dei fiori; cioè emozioni che ad altri riescono ad aprire il cuore.
Se infine, egli ha cancellato dalla sua vita, la fantasia,la poesia, la musica, il rischio di provare nuove esperienze, sta invecchiando, perché non bisogna essere troppo remissivi e stare fermi ad aspettare chissà cosa.
Quando ricorda le disgrazie e i torti subiti, e dimentica le gioie che ha gustato e i doni che la vita gli ha dato, allora l'individuo sta invecchiando.
Se un gruppo di bambini giocano e corrono, i giovani stanno in compagnia e si baciano e tutto ciò gli da fastidio, lui si sente vecchio.
Una persona è retrograda di idee e di pensieri, quando non gusta più i canti degli uccelli, l'azzurro del cielo, la bellezza dei fiori; cioè emozioni che ad altri riescono ad aprire il cuore.
Se infine, egli ha cancellato dalla sua vita, la fantasia,la poesia, la musica, il rischio di provare nuove esperienze, sta invecchiando, perché non bisogna essere troppo remissivi e stare fermi ad aspettare chissà cosa.
venerdì 11 gennaio 2008
I BAMBINI E LA TELEVISIONE
In un'epoca caratterizzata dal virtuale, nella quale i giochi sono diventati videogiochi e gli sms hanno preso il posto dei bigliettini passati di nascosto sotto al banco, i bambini, tra tutti i media, sembrano prediligere ancora la "vecchia, cara" televisione.
Affascinati dai personaggi dei cartoni e delle fiction, passano molte ore al giorno davanti allo schermo, spesso in solitudine.
La televisione è la loro compagnia, ciò li rende indubbiamente "fruitori passivi", ovvero 2fumatori passivi" di immagini, contenuti, idee, parole che difficilmente possono elaborare, contestualizzare, digerire.
E' ormai dimostrato che per fare sviluppare la parte ricreativa delle loro menti, occorre il confronto e lo scambio con gli altri, che devono essere persone vere, non "altri virtuali", come i personaggi e i cartoni animati, ma altre persone
Se, dunque, i programmi televisivi emozionano i nostri bambini e fanno passare qualche momento di distrazione, resta fondamentale occuparsi del fatto che la tv non diventi una baby-sitter cui affidarli.
Bisogna quindi seguire i programmi televisivi insieme ai nostri ragazzi e spingerli a cercare anche altri passatempi.
Affascinati dai personaggi dei cartoni e delle fiction, passano molte ore al giorno davanti allo schermo, spesso in solitudine.
La televisione è la loro compagnia, ciò li rende indubbiamente "fruitori passivi", ovvero 2fumatori passivi" di immagini, contenuti, idee, parole che difficilmente possono elaborare, contestualizzare, digerire.
E' ormai dimostrato che per fare sviluppare la parte ricreativa delle loro menti, occorre il confronto e lo scambio con gli altri, che devono essere persone vere, non "altri virtuali", come i personaggi e i cartoni animati, ma altre persone
Se, dunque, i programmi televisivi emozionano i nostri bambini e fanno passare qualche momento di distrazione, resta fondamentale occuparsi del fatto che la tv non diventi una baby-sitter cui affidarli.
Bisogna quindi seguire i programmi televisivi insieme ai nostri ragazzi e spingerli a cercare anche altri passatempi.
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