
Il mio computer portatile con il quale navigo in internet, ha qualche malfunzionamento, in particolare all'audio e al volume dei suoni e risulta anche un po' lento all'avvio.
Eppure affermare che il computer è il simbolo stesso dell'ordine sembra una constatazione quasi ovvia; non a caso in Francia è chiamato "ordinateur".
Nel mio computer è entrata la lunga mano del disordine, ma come fa il disordine a penetrare in un mondo così preciso e così disciplinato come quello dei computer?
E' presto detto: basta un virus e addio computer. Il virus del computer non è cosa biologica, ma si tratta di un gruppetto di istruzioni (file) che una volta messo i circolazione, bloccano, creano malfunzionamenti del sistema o addirittura cancellano tutto ciò che trovano sul disco rigido.
Questi virus, contenuti in programmi malevoli, entrano quasi sempre attraverso la rete di internet.
Ma chi inventa e chi diffonde i virus?
Ipotizzo tre tipi di sabotatori: gli hackers, le case produttrici di software e i rivenditori di programmi antivirus. Questo perché ci sono in ballo milioni di dollari o euro.
Gli hackers, sono "guastatori che si divertono a sabotare i computer altrui. Probabilmente si conosceranno tra loro e si incontreranno nei meandri della rete.
Le case produttrici di software, dal canto loro, hanno interesse ad impedire che gli utenti, invece di comprarsi i loro programmi se li vadano a copiare da qualche amico compiacente. Per impedire ciò basta mettere in circolazione un virus capace di mandare in tilt i computer, sia quello che copia, sia quello che ha copiato, dopo la terza copiatura.
I rivenditori di antivirus sono, secondo me, quelli che hanno maggiori colpe. Questi per vendere i loro programmi antivirus, incaricano alcuni esperti di informatica di studiare sempre nuovi virus che devono essere fermati e neutralizzati dagli utenti dei computer con i loro programmi a pagamento.
Insomma tutto questo assomiglia a un circolo vizioso, dove ci sono quelli che ci guadagnano e quelli che ci rimettono, cioè noi utenti finali.
Eppure affermare che il computer è il simbolo stesso dell'ordine sembra una constatazione quasi ovvia; non a caso in Francia è chiamato "ordinateur".
Nel mio computer è entrata la lunga mano del disordine, ma come fa il disordine a penetrare in un mondo così preciso e così disciplinato come quello dei computer?
E' presto detto: basta un virus e addio computer. Il virus del computer non è cosa biologica, ma si tratta di un gruppetto di istruzioni (file) che una volta messo i circolazione, bloccano, creano malfunzionamenti del sistema o addirittura cancellano tutto ciò che trovano sul disco rigido.
Questi virus, contenuti in programmi malevoli, entrano quasi sempre attraverso la rete di internet.
Ma chi inventa e chi diffonde i virus?
Ipotizzo tre tipi di sabotatori: gli hackers, le case produttrici di software e i rivenditori di programmi antivirus. Questo perché ci sono in ballo milioni di dollari o euro.
Gli hackers, sono "guastatori che si divertono a sabotare i computer altrui. Probabilmente si conosceranno tra loro e si incontreranno nei meandri della rete.
Le case produttrici di software, dal canto loro, hanno interesse ad impedire che gli utenti, invece di comprarsi i loro programmi se li vadano a copiare da qualche amico compiacente. Per impedire ciò basta mettere in circolazione un virus capace di mandare in tilt i computer, sia quello che copia, sia quello che ha copiato, dopo la terza copiatura.
I rivenditori di antivirus sono, secondo me, quelli che hanno maggiori colpe. Questi per vendere i loro programmi antivirus, incaricano alcuni esperti di informatica di studiare sempre nuovi virus che devono essere fermati e neutralizzati dagli utenti dei computer con i loro programmi a pagamento.
Insomma tutto questo assomiglia a un circolo vizioso, dove ci sono quelli che ci guadagnano e quelli che ci rimettono, cioè noi utenti finali.