Se il mio incedere è incerto e le mie mani sono inabili: sorreggetemi.
Se le mie orecchie sono deboli e fanno uno sforzo per udire la vostra voce: compatitemi.
Se la mia vista è imperfetta e il mio intendimento è più scarso: aiutatemi.
Se le mie mani tremano e rovesciano il vino sulla tavola: fate finta di non vedere.
Se mi incontrate sulla strada: fermatevi a chiacchierare con me.
Se mi vedete solo e triste: consolatemi.
Se per la terza volta in un giorno vi racconto la stessa storia: abbiate pazienza,
Se mi comporto da bambino: circondatemi di affetto.
Se non penso mai alla morte: aiutatemi a prepararmi al passaggio.
Se sono fermo e ingombrante: assistetemi.
Benedetti coloro che mi amano e non mi fanno piangere.
giovedì 18 luglio 2013
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